|  Abitanti 
        nel 1991: 15.096
  Il 
        territorio del comune di Fiesole si estende per 42,11 kmq, in collina, 
        nel Valdarno fiorentino. Antico insediamento etrusco, poi municipio 
        romano e podesteria medievale, Fiesole ha raggiunto l'estensione attuale 
        nel 1910 quando le furono staccate le frazioni di Settignano, Rovezzano, 
        Pellegrino e parte di quelle di. Coverciano e Mensola (aggregate alla 
        sua comunità dal 1865) a beneficio di Firenze.
 Città fondata dagli etruschi - i suoi resti archeologici 
        più antichi sono databili intorno al VII-VI secolo a.C. -, Fiesole 
        fu originariamente una stazione militare; la sua importanza nell'età 
        etrusca è ancor oggi dimostrata dai resti imponenti delle mura. 
        Il primo ricordo storico risale al 225 a.C. quando subì l'invasione 
        dei Galli. Nell'80 a.C. Silla consegnò gran parte del territorio 
        ai propri legionari, per punire i fiesolani che avevano parteggiato 
        per Mario. È da quella data che si sviluppa la città 
        romana, che diviene in breve un centro molto importante (sono visibili 
        i resti delle due porte, delle terme e del bel teatro romano, tornato 
        in uso dopo i restauri della fine dell'Ottocento).   La 
        decadenza del municipio ebbe inizio e svolgimento con le invasioni 
        barbariche: nel 405 l'invasero i goti, nel 540 Belisario la riconquistò 
        dopo un lungo assedio; nei secoli dell'alto Medioevo l'antica città 
        romana doveva essere in gran parte diruta e il maggior centro abitato 
        era rimasto attorno alla Badia, allora sede del vescovo. Ma soprattutto 
        lo sviluppo della vicina Firenze contribuì alla decadenza: forse 
        già prima del IX secolo il contado fiesolano fu unito a quello 
        fiorentino sotto il capo del governo della provincia, che era il conte 
        di Firenze; certo è che nel 1125, nel primo importante conflitto 
        con mire espansionistiche dei fiorentini, questi conquistarono e distrussero 
        la rocca, assoggettando anche militarmente i loro vicini; nel 1228 
        il vescovo di Fiesole, sommerso dai debiti contratti dal suo predecessore 
        con i prestatori fiorentini, ricevette da Gregorio IX licenza di 
        risiedere in un palazzo adiacente alla chiesa di Santa Maria in 
        Campo a Firenze, così come molte famiglie aristocratiche 
        fiesolane avevano deciso di fare da qualche generazione, divenendo 
        tra le principali di Firenze: gli Alfieri, gli Adimari, i Caponsacchi, 
        i Guadagni, gli Scali. Fiesole comunque, anche per l'importanza della 
        propria diocesi, la cui giurisdizione si estendeva su di un territorio 
        assai vasto comprendente la Val di Sieve e parte del Casentino, del Valdarno 
        Superiore e del Chianti, mantenne nel basso Medioevo e nell'età 
        moderna un certo rilievo (fu sede di una podesteria unita a Sesto 
        Fiorentino), e fin dal XIV secolo la propensione per il 
        soggiorno in «villa» dei più agiati fiorentini fece popolare 
        le sue colline di edifici signorili, conferendo a buona parte del 
        territorio fiesolano quell'aspetto di singolare armonia che lo rende noto 
        in tutto il mondo.
 Tra i nati illustri a Fiesole vanno citati gli architetti 
        Giuliano (1432-90) e Benedetto da Maiano (1442-97), 
        l'incisore Stefano della Bella (1610-64) e - forse perché 
        il luogo «tiene del sasso e del macigno» - una lunga serie di 
        scultori, tra i quali la dinastia dei Ferrucci. Luogo di 
        radicata tradizione socialista, dette alla lotta antifascista 
        e poi alla guerra partigiana un notevole contributo. Noto è l'eroico 
        episodio dei tre carabinieri che si fecero fucilare dai tedeschi 
        nell'agosto del 1944 per impedire una crudele rappresaglia 
        sui cittadini inermi; Fiesole fu liberata dai partigiani il 1° settembre 
        1944. E attualmente sede di importanti istituti di cultura 
        e di notevoli manifestazioni artistiche. 
          | Da vedere: Area archeologica, dove si concentrano le maggiori testimonianze 
            della città prima etrusca, poi romana.
 Museo, costruito nel 1912, è composto da otto sale dove 
            sono raccolti reperti archeologici provenienti dagli scavi dell’area 
            fiesolana.
 Duomo, intitolato a S. Romolo, fu iniziato nel 1024 in sostituzione 
            della cattedrale che sorgeva al posto dell’attuale Badia Fiesolana. 
            Fu ampliato nel 1200 e nel 1300. Alla fine del 1800 fu radicalmente 
            restaurato, con la completa ricostruzione della facciata. L’interno 
            basilicale a tre navate conserva preziose opere d’arte di epoche 
            diverse.
 Basilica di S. Alessandro, si dice edificata nel sec. VI su 
            di un precedente tempio pagano. Fu rimaneggiata nel sec. IX, nel 1570, 
            nel 1782, nel 1815 ed in ultimo nel 1956. Ha l’interno a tre 
            navate divise da 16 colonne.
 S. Francesco, chiesa del Trecento, inizialmente oratorio del 
            convento delle Romite fiorentine, passò poi ai Francescani. 
            Restaurata nel 1905, ha l’interno affrescato ad una navata.
 | 
 Parte storica riprodotta su autorizzazione della 
        Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e 
        GiuridiciFotografia di Sandro Santioli
 |